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Zero tagliato Lyrics

Niente chiama niente
sonnolenze eterne
divento polvere
mi deposito sul mobile
la vita non mi parla più
la vita ha già espresso
tutto il dicibile
posso solo sottointendere
posso solo evitare di rispondere
spengo una luce
spengo la luce del sole
il mio distacco orizzontale notturno concilia il pensare inerziale
da una passata iniziale
hai l'impressione di vedere cubi di energon
al sub di una storia in cui in più punti i personaggi vengono separati da un ascensore
chi predomina
chi va in Kenya di martedì sera
io il lunedì alle 23 guardo Jodie
faccio due chiacchere col benemerito nulla
sperando in un sogno di una notte di inizio autunno
ad un lavoro logico
regalo il mio cervello
ho molta forfora che
gratto con le dita
dopo mi di-letto
a toglierla da sotto le unghie
con gli angoli del libro che sto leggendo
ma io non leggo
sono contro mi presento: Basta!
com'è possibile avere una
idea giusta con una
gamma così vasta di idee giuste
mi suicido
pongo fine alla mia vita
troppo semplice
non ho il terrore di vivere
il nichilismo non è applicabile se non hai un tutto da combattere
cos'è il dramma dell'essere?
a me piace vivere
solo per il fatto di poter parlare e scrivere
dicendoti che non è bello vivere
ed è quindi il salmone
il sentimento che imito e scrivo
in questo punto
punto i miei piedi ripeni
credi che mi importi l'importo?
tutto sommato
il tuttavia appropinqua scandinavo scandinò al mistico
sull'orlo del baratro
e questa non è la fine
magari tra un mese apro un bar vendo lattine appeso
a quel positivismo da rivoluzione industriale che tranquillizza
lo strato del subconscio del pendolare
cioé colui che pendola
dalla corda delle decisioni altrui su di una pentola fatta di niente
niente chiama niente
Il ritorno dei ritorni
faccio festa
gioco a calcio, anzi
a golf coi moribondi
setto un dito nel setto
e poi mi setto il cervello
dopodiché chiamo il neurologo, TAC cranica
ho dieci capperotti nel lobo frontale
si passa al distacco verticale
niente chiama niente
stavo essendo saltellante in una
delle mie fantasie manie di protagonismo
quando ecco che mi ritrovo
alla fermata di Rogoredo
FS in pieno giorno
gente tutta intorno
ho paura che mi guardino mentre penso
se sapessero che mi lamento del fatto che ostento l'essere represso
sacco di Roma
sacco di iuta
sacco di roccia
sacco di Simon e Garfunkel
cittadinanze stanche di essere stanche
il lento clima discendente
verso il punto di esaurimento totale delle risorse
specie quelle umane
sono in forma smagliante
sento che subisco l'ascendente che io posseggo sugli altri
gli effetti del niente sulla mia persona non li puoi vedere
in quanto non-energia
non-stato d'animo, non-reazione
il niente in me non esiste
appunto
non posso nemmeno dire che Nessuno ha trafitto il mio unico occhio
visto che di occhi ne ho due
e poi dietro Nessuno non si cela Odisseo, Perseo, Filottete
fanculo Disney che vai a popolarizzare delle c**ture vendendola al pubblico come ricerca
come indiscussa appartenenza al mondo greco
e poi abbrevi con Phil?
Ma nientificati!
Niente chiama niente
[driiiiin driiiin]
- p***to?
- p***to sono Niente, c'è Niente?
- Sì sono io, dimmi!
- Ah, allora vuol dire che mi sono chiamato da solo al telefono?
- Eh, pare proprio di sì!
- Allora vabbé, glielo dico di persona, anzi, me lo dico di persona.
- Eh, tuttavia potresti anche dirlo a me, adesso, cioè, a te stesso, adesso, tanto è la stessa identica cosa.
- Cazzo che casino! E non posso nemmeno suicidarmi perché sono Niente!
- Eh già! Un mondo complesso.
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Vocapatch (2003)
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